Caro Fabio, mi ricordo della tua casa di via Tassoni e mi ricordo della tua passione per gli U2. È buffo pensare alle cose all’apparenza poco importanti che uno si ricorda a distanza di così tanti anni. Mi ricordo dei giorni a Bardonecchia, della tua magnifica mamma che ci coccolava come fossimo fratelli. Delle sciate allo Jaffreau, dei salti spericolati, di quella volta che sei caduto malamente di schiena e mi sono venuti i brividi dallo spavento. Anno di neve eccezionale. Siamo scesi per ultimi fino in paese con gli sci ai piedi. Oggi sei un affermato istruttore di snowboard ed io che litigo con gli switch ho fatto tesoro di ogni tuo consiglio. Mi ha fatto immenso piacere vederti sabato sera ed immenso dispiacere non potere rivivere con te almeno in parte quei giorni magici di oltre venti anni fa. Sono venuto via da Claviere con una promessa: la prossima volta torneremo insieme allo Jaffreau.
Caro Paolo, ti ho attaccato l’etichetta del pigro, io che prendo la macchina per andare in bagno, ma domenica mi hai lasciato senza parole. Giorno confuso, giorno di partenze. Se la cena della sera prima ha aperto le danze dei ricordi, domenica tu le hai chiuse con i fuochi d’artificio. Sei venuto apposta per vedere me, che onore, e mi hai inseguito tra Francia e Italia. E quando finalmente ci siamo incontrati è stato come quella volta sul treno per Torino quando io tornavo da Vasto e tu da chissà dove. Hai reso la mia ultima ora sulle piste speciale. Se l’amicizia si vede dai chilometri percorsi, tu sullo snowboard ti sei superato. Ti aspetto a Londra Paolocchio, mi raccomando.
So here I am, back in London. The month rest from climbing is finally over and today my training for Terradets begins. Obviously my plan to lose some weight failed miserably as I put on a couple of kilos in fact. Never-mind, that won’t stop me from pushing as hard as I can and working through my training schedule as maniacally as I usually do. I can’t wait to be in Catalunya to battle on Spanish limestone!
Ciao!
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